Lo scorso anno la chiusura domenicale è stata un successo. L’iniziativa sarà riproposta a partire da Pasqua.
Nel frattempo la Città traccia un bilancio positivo degli eventi proposti durante il periodo natalizio.
LUGANO – Nel gennaio del 2021 si trattava di una questione di distanziamento sociale. Ma poi si è tramutata in una proposta di successo, prolungata fino a primavera inoltrata. Stiamo parlando della chiusura domenicale del lungolago di Lugano al traffico veicolare. Un’iniziativa che tornerà anche quest’anno, ma non subito.
«Dalla Pasqua (che quest’anno cade il 17 aprile, ndr) in avanti abbiamo in previsione delle chiusure mirate, anche con mercatini e animazione varia» ci dice infatti il vicesindaco Roberto Badaracco, capo Dicastero cultura, sport ed eventi. L’obiettivo è quindi di approfittare dell’inizio della bella stagione.
Come già osservato anche negli scorsi anni, più ci si approssima all’estate, durante il giorno sul lungolago «la temperatura diventa proibitiva» e «gli eventi si spostano alla sera» sottolinea ancora Badaracco. Fatto sta che la chiusura domenicale del lungolago era piaciuta e quindi la Città non mancherà di riproporla.
Il costo – L’iniziativa – come emergeva lo scorso aprile da una risposta a un’interrogazione sul tema – ha comunque un costo. Per una giornata di chiusura va messa in conto una spesa di circa cinquemila franchi per il personale e la cartellonistica informativa. E si può arrivare a oltre diecimila franchi al giorno se la chiusura prevede delle animazioni e si protrae su più giorni.
Natale positivo – Nel frattempo la Città stila un bilancio positivo per gli eventi che hanno animato il centro luganese nel periodo natalizio. Le casette di legno del mercatino e le proposte gastronomiche hanno infatti avuto successo. E nonostante la pandemia e il peggioramento della situazione epidemiologica, tutto si è svolto senza inconvenienti. «I venditori erano soddisfatti e la gente c’era» afferma Badaracco.
Certo, la pandemia ha leggermente interferito sugli eventi. Per esempio l’ultimo giorno dell’anno, quando gli chalet gastronomici hanno dovuto anticipare la chiusura alle 19 per evitare assembramenti per la notte di San Silvestro. Oppure le proposte per i più piccoli, che hanno avuto luogo nel tendone allestito nel patio del Palazzo Civico, sono state limitate.
La speranza è di superare presto la pandemia, in modo che gli eventi di Natale possano nuovamente attirare visitatori da oltre San Gottardo e dall’estero. Prima del coronavirus, erano infatti molti i pullman che facevano tappa a Lugano proprio in occasione del mercatino. «Speriamo che tornino» conclude il vicesindaco Badaracco.
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