È stata una delle ultime sedute da presidente della Gestione quella di lunedì per il capogruppo PLR in Consiglio comunale, Roberto Badaracco. Come abbiamo fatto con gli altri presidenti di questa breve legislatura chiediamo a Badaracco un bilancio.

«Sicuramente positivo. Il mio obiettivo era quello di evadere tutti i messaggi del Municipio pendenti per arrivare alla fine della legislatura con i cassetti vuoti. Ci siamo riusciti con un lavoro di squadra corale. Ringrazio tutti i colleghi di ogni partito, abbiamo remato tutti dalla stessa parte con il medesimo obiettivo. È stato un anno impegnativo, ma ne è valsa la pena. Abbiamo intensificato i rapporti con i municipali e i funzionari, sentiti spesso sui messaggi sensibili e delicati. Si è instaurata una proficua collaborazione fra esecutivo e legislativo che ritengo possa dare buoni frutti nel futuro».

E siete riusciti a far votare dal legislativo il preventivo entro i termini di legge. «Fra novembre e dicembre scorso abbiamo fatto gli straordinari per giungere, a fine anno, con un rapporto sui preventivi 2016 per il Consiglio comunale. Non accadeva da 15 anni, volevamo rientrare nella legalità. Il Municipio ha fatto la sua parte rassegnando il messaggio entro fine ottobre e noi in circa un mese e mezzo, con più incontri, abbiamo finito il lavoro. Abbiamo pure evaso alcune mozioni pendenti da anni». Come si potrebbe migliorare il lavoro in Commissione? «L’esame della Commissione deve divenire più sistematico ed efficiente e prevedere fasi precise. Dapprima lo studio accurato del dossier, poi una prima discussione nel plenum con domande al relatore, eventuali audizioni, infine la discussione finale con la preparazione di uno o più rapporti. La tendenza, in un gruppo variegato, è quella di dilungarsi in discussioni talvolta superflue. Ho incanalato i colleghi su uno schema ben preciso e su questioni principali, li ho invitati a essere succinti». Quali temi significativi avete trattato? «L’anno è letteralmente volato. Abbiamo esaminato temi cruciali per il futuro della città, dalla situazione finanziaria critica, fino alla creazione degli enti autonomi per il Lac e gli Istituti sociali, la pianificazione del Pian Scairolo, del Piano della Stampa e del Quartiere di Cornaredo. Ma anche la riforma delle Commissioni di Quartiere, i contributi a enti come la Fondazione Lugano Musica e un nuovo Regolamento organico dei dipendenti.


Articolo di Alfonso Reggiani
laRegione, 9 marzo 2016

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