Riusciamo ancora a fermarci ad ascoltare qualcuno? Ascoltare per davvero, intendiamo; senza interrompere il flusso per commentare, apprezzare, condividere o perderci in altri pensieri che chissà come mai sono sempre prioritari. Ne siamo capaci? Lo vogliamo? Se la risposta è no, un’occasione per rompere questa inerzia è rappresentata da Endorfine, il festival che ogni anno porta in città persone che hanno qualcosa d’interessante da raccontare sulla vita e sul mondo, e su come sta cambiando. La quinta edizione dell’evento, che ieri in conferenza stampa il vicesindaco Roberto Badaracco ha definito «una carta vincente» per l’immagine di Lugano e un valore aggiunto a livello culturale, «perché mostra il livello delle nostre proposte», è in programma dal 15 al 17 settembre (se la risposta alla prima domanda è sì: a maggior ragione, andate ad ascoltare gli ospiti di Endorfine).

Il programma

Si partirà venerdì 15 alle 20.30 con una storia che ha segnato l’umanità dall’antichità ai giorni nostri: quella del rapporto tra il popolo e il dittatore. Un legame fatto da violenza e paura ma anche di esaltazione e fascino. A parlarne sarà lo scrittore Antonio Scurati, autore della trilogia M, dedicata alla figura di Benito Mussolini, che diventerà una serie su Sky. Sabato 16 alle 11 toccherà ad Elena Kostyuchenko, reporter russa conosciuta per il suo lavoro a Novaja Gazeta e oggi costretta a vivere all’estero perché minacciata di morte. Il suo ultimo libro La mia Russia – Storie da un Paese perduto è un bestseller internazionale che ripercorre gli ultimi dieci anni del Paese fino all’invasione dell’Ucraina. Alle 15 troverà spazio un’altra storia a tinte forti. La racconterà Mohamedou Ould Slahi, per quattordici anni prigioniero a Guantanamo, dove ha subito ogni genere di tortura. Eppure, durante la prigionia, è nato un rapporto emotivo quasi impossibile in un contesto privo di legami: un’amicizia con uno dei suoi carcerieri. La storia di Slahi, oggi scrittore e attivista per i diritti umani, è diventata un film interpretato: The Mauritanian. L’architettura e il design saranno invece protagonisti all’incontro delle 17.30, quando a salire sul palco sarà Patricia Urquiola. Con la nota designer si rifletterà sulle connessioni tra spazi, oggetti e persone. La giornata di sabato si concluderà all’insegna della comicità, con uno degli autori più originali e di successo del panorama italiano: Nino Frassica, dalle 21.15, coinvolgerà il pubblico in un viaggio tra la presentazione del suo ultimo romanzo Paola – Una storia vera e la sua carriera artistica. Le connessioni criminali saranno invece al centro del primo incontro di domenica 17, alle 11, che sarà dedicato all’arresto di Matteo Messina Denaro. Il pubblico potrà ascoltare la testimonianza del Procuratore Capo di Palermo Maurizio De Lucia, titolare dell’inchiesta che ha posto fino alla latitanza del boss. Il pomeriggio, alle 15, spazio alle Punture di Zanzara di Giuseppe Cruciani. Anima del programma cult di Radio24, da quasi vent’anni Cruciani, con il suo stile irriverente, indaga gli usi e i costumi della Penisola. E per il gran finale, alle 17.30, si potrà compiere un breve giro del mondo con Cecilia Sala, che ogni giorno, nel suo podcast Stories, racconta cosa accade nel mondo con la capacità di coinvolgere un pubblico trasversale. Come reporter ha raccontato il ritorno al potere dei talebani in Afghanistan, le rivolte iraniane, le crisi in Sudamerica e in Africa e la guerra in Ucraina. Ci sarà anche un evento collaterale: sabato 16 settembre alle 20, al Cinema Iride, verrà proiettato il documentario In Search of Monsters del regista John Goetz, che racconta la storia di Mohamedou Ould Slahi. Ingresso gratuito.

Articolo originale: Endorfine: quando vale la pena ascoltare (cdt.ch)
Immagine © Endorfine Festival

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