Seduta light del Consiglio comunale di Lugano lunedì sera nell’emiciclo di Palazzo Civico. All’ordine del giorno non vi erano messaggi municipali pesanti ma una serie di mozioni vertenti sulla conciliabilità lavoro-famiglia per i dipendenti della Città, l’introduzione di un orario flessibile in tutta l’Amministrazione, la pedonalizzazione del Lungolago e la rinuncia all’utilizzo di energia nucleare da parte della Città.
Conciliabilità lavoro-famiglia per i dipendenti
Questa mozione mette in risalto una problematica molto attuale e sentita: la necessità, soprattutto per molte donne, di conciliare la cura della famiglia con un’attività professionale attiva. La possibilità di lavorare a tempo parziale e gli orari flessibili sono un’esigenza fondamentale per raggiungere la quadratura del cerchio. Tutto ciò persegue, da una parte, la soddisfazione dei dipendenti, con meno assenteismi e stress e maggiore produttività, e dall’altra fidelizza il dipendente all’azienda, favorendo la promozione di una buona immagine e il suo sviluppo armonioso. La mozione è stata accolta da tutti i partiti, eccetto il punto di poter beneficiare di un tempo lavorativo complessivo inferiore al 50%. Tale opzione, è stato constatato, renderebbe oltremodo complessa l’organizzazione dei tempi di lavoro nell’Amministrazione e costerebbe di più al Comune.
Orario flessibile in tutta l’Amministrazione
Anche questa mozione ha trovato il favore di tutte le forze politiche presenti nel CC. La flessibilità va incontro infatti alle esigenze dei dipendenti e li rende più soddisfatti del lavoro che svolgono. Esso è già stato introdotto in diversi Comuni ticinesi e ha dato buona prova di sé.
Pedonalizzazione lungolago
La situazione finanziaria critica della Città congela la progettualità e rimanda l’attuazione di grandi progetti. Uno di questi è la pedonalizzazione del lungolago e l’eventuale realizzazione di un tunnel subacqueo di aggiramento. La pedonalizzazione è al momento impossibile in forza del forte afflusso di traffico sull’asse del Lungolago. Complicata e costosa sarebbe invece la costruzione di un tunnel sotto il lago, si parla di circa un miliardo di franchi, una somma completamente fuori dalla portata delle casse cittadine. Il Gruppo PPD di fronte a queste evidenze ha dovuto, suo malgrado, prenderne atto e ha quindi ritirato la mozione.
Rinuncia all’uso dell’energia nucleare
Ultimo tema di un certo impatto pratico era la mozione dei Verdi volta a chiedere alla Città, per il tramite delle AIL, di rinunciare all’uso di energia di origine nucleare per coprire i propri fabbisogni. La spiccata sensibilità ambientale di questi tempi e il grave incidente di Fukushima in Giappone, ancora presente nella mente di tutti, hanno giocato un ruolo decisivo nell’accoglimento risicato dell’atto parlamentare, passato per un voto (25 si, 24 no, 5 astenuti). Dal profilo pratico sarà molto difficile che la Città rinunci subito a quest’energia. Ci vorrà del tempo per passare all’utilizzo di energia certificata “Tiacqua”, ovvero una fonte di origine idroelettrica nostrana. Si trattava comunque di dare un segnale, e questo puntualmente è giunto!
Fra gli altri temi all’Ordine del giorno vi erano pure le dimissioni della nostra Consigliera comunale Luana Casella che, per motivi professionali, ha dovuto suo malgrado lasciare il legislativo. Ringrazio pubblicamente Luana che durante i suoi sette anni di permanenza nel legislativo cittadino (2008-2014) ha dato un contributo fattivo e giovanile. Le subentrerà Massimo Brignoni al quale formulo i miei migliori auguri di buon lavoro!
Roberto Badaracco
Capogruppo PLR nel Consiglio comunale di Lugano