Un gruppo di deputati chiede maggiore attenzione delle forze armate al Sud delle Alpi

Un folto gruppo di Granconsiglieri, capeggiati da Tiziano Galeazzi, sono preoccupati per la presenza in Ticino dell’Esercito.

Sotto esame il nuovo messaggio “Esercito 2016” in discussione a Berna, che include i temi sugli immobili e sulle proprietà dell’Esercito e della Confederazione di tutto il territorio Nazionale, compreso il Ticino. Con la nuova organizzazione dell’Esercito, un posto di comando andrà a cadere e sarà dislocato ad Altdorf, per dar luce alla futura Divisione Territoriale.

L’operazione preoccupa i deputati ticinesi, perché “genererà un potenziale vuoto di presenza fisica sul territorio”.

“Allarmante – aggiungono nell’interrogazione inoltrata oggi – la contraddizione con quanto espresso recentemente dal Consiglio Federale. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza strategica dei confini Sud della Svizzera, riferendosi ancora una volta al nostro Cantone e alla situazione internazionale venutasi a creare negli ultimi anni, pensando pure di poter usufruire delle truppe nel caso di bisogno, proprio in funzione della gestione dei flussi migratori laddove sarà necessario. Oggi, più che mai, il Ticino si trova in una situazione di forte tensione inerente a questioni d’importante rilevanza quale i flussi migratori ed il continuo aumento della criminalità transfrontaliera. Tematiche percepite dalla popolazione come un’insicurezza accresciuta, sebbene dalle statistiche risultino non un evidente innalzamento numerico dei casi.”

Infrastrutture e numeri maggiori sono al centro delle preoccupazioni: “Vi sono stati pure dei politici locali che in passato hanno chiesto l’intervento delle Autorità superiori per aver maggior assistenza dalle forze di sicurezza, evocando in alcuni casi, anche l’Esercito a protezione delle loro zone geografiche. Ma questo risulterebbe irrealizzabile se venissero a mancare le infrastrutture per accogliere la truppa e così non poter rispondere alle paure della popolazione, mostrando un deterrente in più quale l’Esercito. Quest’ultimo ovviamente a supporto delle forze di sicurezza già presenti sul terreno (Polizie, Guardie di confine). Il concetto vale ovviamente anche per il sostegno alle Autorità civili nel caso di catastrofi naturali e nella protezione delle opere sensibili sparse qua e là in Ticino.”

“Sappiamo tutti che dove vi è la truppa vi è anche un operoso commercio. Basti pensare ai fornitori di vivande e materiali, dettaglianti, negozi, ristoranti-bar, alloggi, e quant’altro serva per sostenere un apparato così complesso ed efficiente. Non trascuriamo poi la possibilità che una volta finito il servizio militare qualche milite, affascinato dal nostro territorio, possa ritornare con la famiglia a trascorrere qualche giorno di vacanza in Ticino. Anche questo indubbiamente rafforza la cosiddetta “coesione nazionale”.”

“Tenendo in considerazione degli elementi fondamentali sopra indicati per il futuro del nostro Esercito, delle sue infrastrutture nonché del periodo storico in cui stiamo vivendo pieno d’incertezza nella politica di sicurezza, nella libera circolazione interna ed internazionale, i seguenti parlamentari chiedono al Consiglio di Stato:”

  • A) Il Lodevole Consiglio di Stato come reputa la possibilità di richiedere agli organi federali preposti una presenza annuale regolare in Ticino di almeno una formazione (corpo di truppa a livello Battaglione) militare in corso di ripetizione?
  • B) Quali sono le conseguenze che porterà la nuova riorganizzazione dell’Esercito 2016-2020 in Ticino, non solo dal lato della truppa o della formazione militare ma anche dal profilo delle varie infrastrutture che andranno dismesse?
  • C) Ritenuta la sensibilità della frontiera Sud, nonché le ambizioni per una maggiore presenza dell’Esercito in Ticino correlata alla necessità di spazi di lavoro per le truppe impiegate, perché non si ritiene importante il mantenimento dell’ultimo grande comando a sud delle Alpi?” non si ritiene che il comando di una Grande Unità a Sud delle Alpi possa anche avere un importante valore simbolico, tangibile comunque per l’italianità in seno all’Istituzione federale?
  • D) Che cosa ha fatto o sta facendo il Lodevole Consiglio di Stato per ottenere il comando della futura Divisione Territoriale in Ticino?
  • E) Vi sono rischi concreti di perdere in futuro degli Ufficiali Generali ticinesi al comando di Grandi Unità? Oppure tra i vertici di comando dell’Esercito con queste trasformazioni e tagli all’organico?

Tiziano Galeazzi, La Destra (primo firmatario) – Gabriele Pinoja, La Destra – Alex Farinelli, PLRT – Daniele Caverzasio, LdT – Fiorenzo Dadò, PPD, – Lara Filippini, La Destra – Roberto Badaracco, PLRT – Gianmaria Frapolli, LdT – Simone Ghisla, PPD – Sergio Morisoli, La Destra – Fabio Käppeli, PLRT – Lelia Guscio, LdT – Maurizio Agustoni, PPD – Paolo Pamini, La Destra – Andrea Giudici, PLRT – Raffaele De Rosa, PPD – Franco Celio, PLRT – Nadia Ghisolfi, PPD – Graziano Crugnola, PLRT – Luigi Canepa, PPD – Nicola Brivio, PLRT – Germano Mattei, Montagna Viva


Fonte: Ticinonews.ch
http://www.ticinonews.ch/ticino/269227/per-una-presenza-costante-dell-esercito

 

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