Ieri il Giornale del Popolo ha pubblicato un mio contributo sull’interessante tema dei GRANDI PROGETTI A LUGANO. Una Città che vuole crescere non deve mancare di ambizione! La progettualità di Lugano non deve rallentare a causa della situazione finanziaria difficile. La realizzazione dei cosiddetti “grandi progetti”, ovvero quei poli ed opere che qualificano la città e sono in grado di creare un valore aggiunto per tutto l’agglomerato, deve continuare tramite un partnerariato pubblico-privato (PPP), la sola strada attualmente compatibile con le sue finanze. Vista la crisi della piazza finanziaria e la forte diminuzione dell’indotto generato dal settore terziario, occorre puntare su comparti innovativi capaci di attrarre nuovi contribuenti e nuove aziende.

La progettualità di Lugano deve continuare ad esprimersi, toccando l’eccellenza, tramite la realizzazione dei cosiddetti “grandi progetti”, ovvero quei poli ed opere che la qualificano e sono in grado di creare un valore aggiunto per tutto l’agglomerato. Vista la crisi della piazza finanziaria e la forte diminuzione dell’indotto generato dal settore terziario, occorre puntare su comparti innovativi capaci di attrarre nuovi contribuenti e nuove aziende.

In futuro si dovrà prevedere un polo tecnologico, chissà se al Piano della Stampa, dove possano svilupparsi la ricerca di punta e ad alto valore aggiunto nel settore delle biotecnologie, delle energie rinnovabili, della ricerca medica e biochimica. È di questi giorni la notizia che il Municipio vuole promuovere un centro di ricerca e di sviluppo medico e farmaceutico presso lo stabile Mizar a Molino Nuovo, contribuendo al lancio del progetto dal profilo finanziario. Sono questi i passi giusti da compiere!

Ma ora ad essere attuali sono altri due progetti: il polo fieristico al Campo Marzio e quello sportivo a Cornaredo. Questi rappresentano tasselli essenziali del futuro sviluppo della città. Il centro esposizioni è ormai vecchio e superato ed è urgente trovare un nuovo centro moderno ed adatto alle attuali esigenze. In strutture come queste occorre assolutamente integrare un centro alberghiero ed anche congressuale.

Il nuovo polo sportivo a Cornaredo dovrà assolutamente comprendere un palazzetto dello sport, di cui da decenni si sente la mancanza a Lugano. Non esiste infatti una struttura sotto la quale possano riunirsi tutte le attività al coperto, dal basket alla pallavolo, dall’hockey in palestra fino all’organizzazione di eventi e di concerti. A mio giudizio il polo fieristico dovrebbe avere la priorità poiché attirerebbe una serie di attività collaterali a Lugano e porterebbe diversi visitatori e turisti sulle nostre rive. Tale settore potrebbe fungere da volano e riattivare un settore turistico ed alberghiero che stagna, riempiendo di nuovo gli alberghi ed i ristoranti della città.

È certo che ognuno di questi grandi progetti potrà concretizzarsi solo con una forma di partnerariato pubblico-privato. Ciò è assolutamente indispensabile poiché la città non può più permettersi investimenti di oltre 200 mio di franchi come fatto per il LAC. La situazione finanziaria odierna costringe il comune a cooperare con investitori privati e a concedere loro, per il sostegno finanziario, dei concreti vantaggi. Questa è la vera sfida futura della città: instaurare delle collaborazioni e sinergie virtuose con i privati in modo di poter ricavare i massimi vantaggi per l’ente pubblico. È un bene che Lugano non perda la sua progettualità, anche in tempi di crisi, poiché così le future generazioni potranno usufruire di strutture all’avanguardia e di poli efficienti e produttivi.

 

Roberto Badaracco
Capogruppo PLR in Consiglio comunale Lugano

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