Dopo un intenso lavoro durato quasi due mesi, la Commissione della gestione di Lugano ha proceduto lunedì sera alla rma del rapporto nale sul preventivo 2016. L’obiettivo non era scontato. Grazie a ritmi inusuali delle sedute e ad un approfondito lavoro sarà possibile approvarlo durante la seduta di Consiglio comunale di lunedì 21 dicembre.
La firma del rapporto della Gestione sul preventivo 2016, e quindi il dibattito di lunedì in Consiglio comunale, permette di rimanere nei limiti imposti dalla LOC (Legge organica comunale) che ne prevede l’approvazione entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento. Negli ultimi 15 anni quest’esercizio è riuscito una sola volta, ed endemici sono stati i ritardi con una ratica addirittura a settembre, rendendo di fatto inutile quest’esercizio del legislativo.Un primo importante dato è la presentazione di questo preventivo, per la prima volta, con la nuova organizzazione amministrativa cittadina composta da 7 distinti Dicasteri: 1 Istituzioni, 2 Consulenza e Gestione, 3 Immobili, 4 Sicurezza e Spazi Urbani, 5 Formazione Sostegno e Socialità, 6 Cultura Sport ed Eventi, ed inne 7 Sviluppo Territoriale. Il risultato d’esercizio finale di 22,5 milioni di franchi di deficit è in linea con il piano presentato all’inizio della legislatura dal Municipio che prevedeva un disavanzo di gestione corrente di 20 milioni di franchi e il pareggio dei conti entro il consuntivo 2018. Già per il preventivo 2017 il disavanzo dovrebbe essere ridotto di ulteriori 10 milioni. Dopo il risultato dei consuntivi 2014, che hanno chiuso con un sostanziale «azzeramento» (solo 3 milioni) del disavanzo preventivato, era lecito sperare in un nuovo miracolo.
L’onere netto per gli investimenti è di 54 milioni di franchi, quasi 14 milioni in meno per rapporto al preventivo 2015 ed addirittura 24 milioni in meno in rapporto al consuntivo 2014. Questo dato sposa le tesi sostenute dal PLR da anni: la Città non può permettersi di superare una certa soglia di investimenti, valutata in circa 55-60 milioni di franchi all’anno, pena il costante peggioramento dei suoi parametri nanziari e l’inesorabile indebitamento!
La conseguenza diretta è la minore crescita del debito pubblico che a Lugano ha raggiunto limiti pericolosissimi.
Questo preventivo non prevede l’incasso della tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, di circa 6 milioni di franchi, a causa della procedura ricorsuale in corso. D’altro canto è previsto un dividendo straordinario della AIL SA (Aziende industriali di Lugano) di 5,8 milioni di franchi, oltre a quello già erogato. Occorre però fare attenzione: togliendole liquidità e importanti risorse la si limita nella sua capacità di investire e di disporre di fondi per nuovi progetti. Il vero grande problema della Città rimane sempre lo stesso, quello dell’indebitamento. Per evitare ciò è essenziale ritornare al pareggio dei conti e anche ad avanzi d’esercizio. In questo caso, mantenendo nel contempo investimenti in limiti accettabili, è fattibile aumentare il grado di autofinanziamento e di conseguenza diminuire l’indebitamento verso terzi e parimenti il debito pubblico.
L’altro grande cantiere sul quale si dovrà profondere notevoli energie è quello del personale e delle risorse umane. Gestirle in maniera moderna e adatta ai tempi sarà possibile solo se interverrà un cambiamento di paradigma e di mentalità dei dipendenti a tutti i livelli. La parola chiave è dialogo e conduzione per obiettivi.
Un altro punto importante è procedere in tempi ragionevoli con la vendita di beni immobili senza utilità per la Città. Queste alienazioni inietteranno nuovi capitali che potranno essere utilizzati per autofinanziare gli ingenti investimenti previsti. Essenziale è poter disporre di una lista di possibili fondi da alienare e fare proposte concrete al proposito.
La strada verso l’uscita dai conti in rosso è ancora lunga e irta di ostacoli, ma almeno si comincia ad intravedere una ferma volontà di cambiamento e di raggiungere gli obiettivi del Municipio. Senza rigore finanziario risalire la china sarà impossibile. Non da ultimo occorrerà valutare approfonditamente quali compiti comunali l’esecutivo deve assolutamente assolvere e quali invece no, facendo scelte di priorità.

Roberto Badaracco
Capogruppo PLR in Consiglio comunale di Lugano

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